lunedì 4 febbraio 2013

La grafologia perché è una scienza?

Non sono poche le persone che si domandano se la grafologia può essere considerata a pieno titolo una scienza.
Osservando una grafia ciascuno di noi è capace di farsi un'idea dello scrivente anche se in maniera intuitiva. Da questo punto di vista è evidente che la grafia riguarda qualcosa di noi stessi. Inoltre non esistono due grafie identiche. Ogni grafia è unica e irripetibile. Se la grafia non riguardasse l'Essere profondo, questa grafia non risulterebbe personalizzata tanto da rendersi unica ed irripetibile.
Questo dovrebbe essere il primo fondamento per intenderla come una scienza. Ovvero il fatto che l'Essere personalizza "inconsapevolmente" la propria grafia. Quindi la grafia rappresenta l'Essere.

Come avviene allora questa personalizzazione?
Questa personalizzazione si forma in primo luogo nella nostra mente. Quindi la grafia è lo specchio esatto della nostra mente. Non solo, ma anche del nostro corpo e del nostro temperamento. Poiché avendo noi tutti un temperamento differente, sarà differente anche il ritmo, la pressione, la forma grafica etc. Tutti i segni che appaiono nella grafia quindi sono strettamente correlati al nostro organismo ed alla nostra mentalità più profonda.

Come mai allora proprio quel segno grafico corrisponde a quel tratto caratteriale?
Alcuni segni grafici sono intuitivi. Per cui, ad esempio, un soggetto dal temperamento flemmatico scriverà lentamente proprio perché è il suo temperamento che lo porta a prediligere la lentezza in tutto ciò che fa. Per cui anche durante la scrittura.
Un soggetto che vuole affermarsi nell'ambiente presenterà una forte pressione proprio perché vuole lasciare un segno profondo nel proprio ambiente. Il foglio bianco infatti rappresenta il mondo esterno. L'ambiente circostante.

Da questi esempi si comprende come i segni grafologici rispecchino direttamente l'organismo ed il suo Essere più profondo. In questo senso la grafologia è una conseguenza diretta di tutto il complesso organico ed emozionale-intellettuale dell'Essere umano.
L'unico difetto, se così si può sostenere, è la preparazione e la serietà del grafologo. Da questo punto di vista quindi a sbagliare un'analisi non sarebbe la grafologia ma il grafologo che non ha avuto la capacità necessaria di interpretare correttamente la grafia del soggetto esaminato.

In questo articolo si è voluto scegliere un registro comunicativo più semplice possibile ma per chi volesse approfondire l'argomento si segnalano due link.

* Per chi volesse approfondire l'argomento da un punto di vista neurofisiologico si segnala un saggio in PDF:
http://www.grafologiascientifica.it/html/grafologiascientifica.pdf

* Per chi volesse approfondire l'aspetto psicologico si segnala un articolo comprensibile e leggero a cura di Andrea Pietro Cattaneo:
http://www.nonsolofitness.it/psicologia/focus-psicologia/cos-e-la-grafologia.html