mercoledì 16 gennaio 2013

Differenza tra grafia maschile e grafia femminile

Molti si domandano se il grafologo non dovrebbe distinguere una grafia maschile da una femminile di primo acchito. Molti intuitivamente avranno notato come alcune grafie femminili possano distinguersi da alcune grafie maschili.
In realtà in grafologia non esiste una tipologia che classifica una grafia come femminile o come maschile. Per cui per il Consulente Grafologo è sempre necessario sapere a quale sesso appartiene quella grafia. Certo il Consulente potrebbe pure giocare ad indovinello ma non sempre indovinerebbe. Non in tutte le occasioni. In questo caso si devono ricordare i concetti di identità sessuale ed identità di genere. L'identità sessuale non sempre coincide con l'identità di genere. Per cui una ragazza, di identità sessuale femminile, potrebbe sentire in sé un'identità di genere mascolina e presentare una grafia con "sembianze mascoline".

Viceversa un maschio potrebbe sentire la propria identità di genere maggiormente femminile ed esprimere questa sua indole nei tratti grafici. In questo caso dovremo riprendere il concetto di Animus e Anima di Jung. L'Animus è "la parte maschile" mentre l'Anima è "la parte femminile" della psiche.
L'Anima è la parte femminile che il maschio sente dentro di sé; mentre l'Animus è la parte maschile che la femmina sente dentro di sé. A livello psichico, infatti,  non c'è una delimitazione netta tra la parte femminile e maschile. Questa si crea solo durante l'educazione e la crescita, mediante le spinte sociali, familiari e culturali.
Allora le grafie femminili che si "distinguono" come femminili hanno ricevuto una spinta sociale e culturale molto forte, che le ha dirette verso certe caratteristiche femminili standardizzate. Questo vale anche per certe grafie maschili che vogliono apparire necessariamente maschili.

Esempi
Grafia "esageratamente femminile" manca totalmente l'Animus.

Equilibrio tra Anima ed Animus in una grafia maschile.





Grafia maschile che presenta un Animus artefatto ed esagerato