domenica 27 gennaio 2013

Quando e dove nacque lo stile stampatello corsivo

Si sa che l'origine della scrittura ha avuto un percorso lunghissimo. Si inizia circa nel 3500 a. C. con la scrittura cuneiforme dei sumeri, poi si passa attraverso i geroglifici egiziani. Tuttavia i geroglifici erano una scrittura cosiddetta "ieratica", cioè sacra . Mentre gli scribi egiziani quando scrivevano sui papiri adottavano un altro stile di scrittura, senz'altro più comodo e pratico. Da questo punto di vista c'era già una personalizzazione della propria scrittura.
Tuttavia nel nostro caso specifico ci interessano i caratteri così definiti occidentali. Questi caratteri occidentali ebbero un primo approccio presso i fenici, circa nel XIX a. C. con la nascita dell'alfabeto. L'alfabeto fenicio fu un approfondimento dei segni geroglifici. Dai fenici si trasferì ai greci e dai greci ai romani e poi sino a noi. Ovviamente con le dovute modifiche che apportarono sia i greci che i romani.
Per tutto il medioevo, per cui, ci furono delle personalizzazioni a questo alfabeto greco-romano, ma lo stile di scrittura tutto sommato rimase lo stesso. Anche se ci sono stati dei tentativi di personalizzazione (scrittura di cancelleria, scrittura notarile etc.)
Invece nello specifico la nascita dello stile stampatello corsivo ha un'origine storica ben definita e conosciuta. Il corsivo infatti nacque proprio in Italia per mano del tipografo veneziano Aldo Manuzio (http://digilander.libero.it/davis2/lezioni/storia/moderna/aldo%20manunzio.htm). Costui nel 1501 stampò una raccolta di poemi di Virgilio con un nuovo carattere che gli inglesi chiamarono stile italico. Questo stile corsivo viene definito anche stile aldino in onore al suo creatore.

Esempi
corsivo del 1500




corsivo del 1600



corsivo del 1700