Esistono varie Scuole metodologiche
riguardo alla grafologia. Le più note sono quella francese di
Crepiux-Jamin; quella tedesca di Klages; quella elvetica di Pulver;
quella spagnola di Vels.
Ed esiste il metodo della Scuola
italiana di Padre Girolamo Moretti, un frate francescano che dedicò
l'intera vita a perfezionare il suo metodo di indagine
grafologica.
Girolamo Moretti definì il suo metodo
grafologico, grafologia dinamica, perché durante la sua ricerca notò che la personalità umana è sempre in mutamento non essendo stabile. Inoltre egli studiò il movimento grafico del gesto
scrittorio. In tal senso Moretti verificò il così detto “movimento
grafico”; cioè Moretti indagò sulla grafia nel suo movimento
totale. Appunto nel suo dinamismo.
Tuttavia egli notò anche che i segni
grafologici potevano essere valutati come segni del vissuto o segni
dati da natura; segni sostanziali, modificanti e accidentali.
Moretti indagò sul temperamento
dello scrivente che questo è dato da natura ed è immodificabile
ed il carattere (che si forma nei primi anni di vita). Il
temperamento ed il carattere formano la struttura portante della
personalità. La personalità è sempre in mutamento e varia negli
anni e si adatta ai vari stati d'animo del soggetto scrivente.
In tal senso il metodo morettiano
consente un'analisi molto approfondita del soggetto, sia nella sua
struttura portante (temperamento e carattere) sia nel suo “vivere
dinamico” in mutamento (personalità).