venerdì 29 marzo 2013

Filiforme tonico e astenico (la grafia dal tratto leggero)

Il segno grafologico Filiforme si riferisce direttamente alla pressione del tratto grafico ovvero la scrittura in cui le lettere sono vergate in modo leggero e la penna sfiora delicatamente il foglio. Tuttavia è indispensabile sapere che esistono due diverse tipologie del segno Filiforme: il Filiforme tonico ed il Filiforme astenico.

La differenza è essenziale.

In una scrittura si può facilmente osservare il tratto rilasciato dalla penna, che generalmente può presentarsi,  pesante e marcato oppure leggero e pallido. Questo aspetto delinea l'energia con cui la mano traccia le lettere, indicando, lo sforzo che compie una persona per affrontare l’ambiente circostante rappresentato dal foglio (bianco). Quindi la pressione grafica ha direttamente a che fare con la necessità di autoaffermazione. Un soggetto dalla pressione marcata tenderà ad agire in maniera più energica ed evidente di un soggetto dalla pressione leggera che essendo elusivo tenderà ad affermarsi sfruttando più la delicatezza . Chi ha Filiforme vuole essere capito chi ha un tratto marcato si fa capire.

Infatti Filiforme è indice di sensibilità e delicatezza d’animo. L’energia viene manifestata in modo controllato e con tratti introvertivi facendo prevalere gli aspetti interiori e di pensiero piuttosto che l’azione. Di fronte alle difficoltà tali soggetti evitano lo scontro diretto e la lotta preferendo cercare di eludere gli ostacoli. Bassa è la soglia di resistenza alla frustrazione e alta l’ipersensibilità che predispone alla fragilità. L’intelligenza è ricca d’intuito e capace di cogliere le sfumature più sottili della realtà. Tuttavia questi soggetti risultano spesso dipendenti dai giudizi esterni e dall'approvazione del prossimo. Ciò porta suscettibilità di fronte alle critiche e ai richiami mentre i sentimenti si arricchiscono di profondità e delicatezza nonché di sensibilità e ricettività elevate che fanno evitare il pressapochismo.

All'atto pratico il segno Filiforme, come ogni segno grafologico, deve essere contestualizzato valutando sia il contesto grafico globale che il sottile gioco delle interazioni con gli altri segni  che come sappiamo possono avere un ruolo  favorevole, di contrasto o di compensazione.

In Tal senso si hanno due tipologie di Filiforme: un Filiforme modificante ed un Filiforme sostanziale.
Il Filiforme modificante si definisce anche Filiforme tonico mentre il Filiforme sostanziale si definisce anche Filiforme astenico.
Questa distinzione ripresa e approfondita da Nazzareno Palaferri è molto importante.
Infatti un soggetto può avere una grafia dinamica, “attiva e forte” per cui in tal senso il Filiforme sarà solo modificante. Cioè il soggetto preferirà esprimere la propria energia mediante il pensiero e la delicatezza. Se invece il Filiforme è dovuto al soggetto astenico allora sarà un Filiforme sostanziale e temperamentale. In tal senso il soggetto avrà più le caratteristiche di un soggetto fragile, suscettibile e sensibile. Fisicamente sarà slanciato, dalla pelle chiara, i capelli saranno fini (spesso neri). Le mani saranno lunghe e slanciate dalle dita più lunghe del palmo. Il fisico sarà magro dalle sporgenze ossee in evidenza. Questi soggetti spesso sono solitari e individualisti.

Esempi


Grafia che presenta il Filiforme Astenico 


Grafia Di Niccolò Paganini che presenta un Filiforme Tonico.

La differenza principale tra le due grafie è il movimento grafico. Nella prima il movimento grafico presenta una grafia statica, senza direzioni particolari.  Nella seconda il movimento grafico si mostra frenetico e scagliato verso destra. Ciò lo può notare anche il lettore. Se osserverà la prima grafia, dopo pochi istanti, vedrà correre lo sguardo un po' qua, un po' là. Diversamente osservando la seconda grafia, dopo pochi istanti, lo sguardo sarà indirizzato con veemenza verso destra.

Articolo scritto con la collaborazione del Consulente Grafologo Andrea Cattaneo.