Il segno grafologico Filiforme si riferisce direttamente alla pressione del tratto grafico ovvero la scrittura in cui le lettere sono vergate in modo leggero e la penna sfiora delicatamente il foglio. Tuttavia è indispensabile sapere che esistono due diverse tipologie del segno Filiforme: il Filiforme tonico ed il Filiforme astenico.
La differenza è essenziale.
In una scrittura si può facilmente osservare il tratto rilasciato dalla penna, che generalmente può presentarsi, pesante e marcato oppure leggero e pallido. Questo aspetto delinea l'energia con cui la mano traccia le lettere, indicando, lo sforzo che compie una persona per affrontare l’ambiente circostante rappresentato dal foglio (bianco). Quindi la pressione grafica ha direttamente a che fare con la necessità di autoaffermazione. Un soggetto dalla pressione marcata tenderà ad agire in maniera più energica ed evidente di un soggetto dalla pressione leggera che essendo elusivo tenderà ad affermarsi sfruttando più la delicatezza . Chi ha Filiforme vuole essere capito chi ha un tratto marcato si fa capire.
In una scrittura si può facilmente osservare il tratto rilasciato dalla penna, che generalmente può presentarsi, pesante e marcato oppure leggero e pallido. Questo aspetto delinea l'energia con cui la mano traccia le lettere, indicando, lo sforzo che compie una persona per affrontare l’ambiente circostante rappresentato dal foglio (bianco). Quindi la pressione grafica ha direttamente a che fare con la necessità di autoaffermazione. Un soggetto dalla pressione marcata tenderà ad agire in maniera più energica ed evidente di un soggetto dalla pressione leggera che essendo elusivo tenderà ad affermarsi sfruttando più la delicatezza . Chi ha Filiforme vuole essere capito chi ha un tratto marcato si fa capire.
Infatti Filiforme è indice di sensibilità e
delicatezza d’animo. L’energia viene manifestata in modo
controllato e con tratti introvertivi facendo prevalere gli aspetti
interiori e di pensiero piuttosto che l’azione. Di fronte alle
difficoltà tali soggetti evitano lo scontro diretto e la lotta preferendo cercare di eludere gli ostacoli. Bassa è la soglia di
resistenza alla frustrazione e alta l’ipersensibilità che
predispone alla fragilità. L’intelligenza è ricca d’intuito e
capace di cogliere le sfumature più sottili della realtà. Tuttavia questi soggetti risultano
spesso dipendenti dai giudizi esterni e dall'approvazione del prossimo. Ciò
porta suscettibilità di fronte alle critiche e ai richiami mentre i
sentimenti si arricchiscono di profondità e delicatezza nonché di sensibilità
e ricettività elevate che fanno evitare il pressapochismo.
All'atto pratico il segno Filiforme, come ogni
segno grafologico, deve essere contestualizzato
valutando sia il contesto grafico globale che il sottile gioco
delle interazioni con gli altri segni che come
sappiamo possono avere un ruolo favorevole, di contrasto o di
compensazione.
In Tal senso si hanno due tipologie di Filiforme: un Filiforme modificante ed un Filiforme sostanziale.
Il Filiforme modificante si definisce anche Filiforme
tonico mentre il Filiforme sostanziale si definisce anche Filiforme astenico.
Questa distinzione ripresa e approfondita da
Nazzareno Palaferri è molto importante.
Infatti un soggetto può avere una grafia dinamica,
“attiva e forte” per cui in tal senso il Filiforme sarà solo
modificante. Cioè il soggetto preferirà esprimere la propria
energia mediante il pensiero e la delicatezza. Se invece il Filiforme
è dovuto al soggetto astenico allora sarà un Filiforme sostanziale
e temperamentale. In tal senso il soggetto avrà più le
caratteristiche di un soggetto fragile, suscettibile e sensibile. Fisicamente sarà
slanciato, dalla pelle chiara, i capelli saranno fini (spesso neri).
Le mani saranno lunghe e slanciate dalle dita più lunghe del palmo.
Il fisico sarà magro dalle sporgenze ossee in evidenza. Questi
soggetti spesso sono solitari e individualisti.
Esempi
Grafia che presenta il Filiforme Astenico
Grafia Di Niccolò Paganini che presenta un Filiforme Tonico.
La differenza principale tra le due grafie è il movimento grafico. Nella prima il movimento grafico presenta una grafia statica, senza direzioni particolari. Nella seconda il movimento grafico si mostra frenetico e scagliato verso destra. Ciò lo può notare anche il lettore. Se osserverà la prima grafia, dopo pochi istanti, vedrà correre lo sguardo un po' qua, un po' là. Diversamente osservando la seconda grafia, dopo pochi istanti, lo sguardo sarà indirizzato con veemenza verso destra.
Articolo scritto con la collaborazione del Consulente Grafologo Andrea Cattaneo.