sabato 23 marzo 2013

La caratterologia di Le Senne e la grafologia (I parte)

Secondo Le Senne per comprendere il carattere umano bastano tre variabili generali più una variabile strettamente individuale e personale.
Le tre variabili generali sono l'attività, l'emotività e la risonanza emotiva. La variabile individuale è l'apertura di coscienza.
 Le tre variabili sono in coppia coi loro opposti per cui si può essere attivi e non-attivi, emotivi e non-emotivi mentre la risonanza emotiva si riferisce alla primarietà e secondarietà dell'emotività. 

Ma cosa significano queste variabili?

L'attività sarebbe quella spinta interiore che porta l'essere umano a creare. Ad essere creativo  per una necessità di esprimersi ed evolvere. La non-attività invece non necessariamente appartiene a tipi pigri o apatici, ma solamente significa che manca questa spinta creativa. Oppure se è presente non è organizzata né strutturata ma si agisce in maniera confusa senza direzioni. L'attività invece è sempre organizzata e strutturata.
L'attivo ha una direzione ed evolve in un crescendo creativo, il non-attivo può anche creare (tutti gli esseri umani son creativi) ma non ha direzioni precise.

L'emotività invece è quella spinta che ci fa sentire il calore della vita. Un non-emotivo ha capacità di amare e provare sentimenti ma non sente calore né partecipazione.

La risonanza emotiva del primario avviene quando le emozioni subite o destate non lasciano tracce ma scorrono libere. Appena fatta un'esperienza si vive l'emozione che subito si dimentica. Nel caso del secondario invece questa emozione perdura nel tempo. Diventa riflessione. Invece il primario la sente ma non ci riflette e la dimentica presto.

L'ultima variabile è l'apertura di coscienza. Questa significa quanto il soggetto riesce a cogliere della realtà.
In un certo senso è la "sensibilità personale" del soggetto. Si riferisce ad una quantità non alla qualità.

Da queste variabili si ottengono otto tipi caratteristici che si andranno ad esaminare nel prossimo articolo.

Come riconoscere nella grafia le variabili di Le Senne

L'apertura di coscienza si riconosce direttamente dal Largo di lettere. Maggiore è il Largo di lettere maggiore è l'apertura di coscienza.
L'attività è riconoscibile in un ritmo destrogiro e strutturato.
La non-attività appartiene ad una grafia dal ritmo "che indietreggia" poco dinamico e non strutturato. Non necessariamente la grafia è Rovesciata.
Il primario presenta una grafia dalle forme aperte meglio se in un calibro grande.
La grafia del secondario è una grafia chiusa in se stessa meglio se in un calibro piccolo.
L'emotivo ha una grafia ricca di calore mentre il non-emotivo ha una grafia che sa di "controllato".

Esempi


Grafia di un non-attivo. Il ritmo è chiuso e tende a indietreggiare.



Grafia di Michelangelo Buonarroti. Grafia fortemente e intensamente appartenente ad un soggetto attivo.
La grafia ha una spinta decisa e costante verso destra ed il ritmo è serrato e strutturato.



Grafia appartenente ad un soggetto non-emotivo. La grafia sa di uguale e freddo.
Questa grafia può confondere poiché appartenente ad un soggetto fortemente secondario. 
Tuttavia in questo caso è facile vedere una forte secondarietà a discapito di una scarsa emotività. Per cui il soggetto pensa e riflette su delle emozioni che non ha sentito o non ha capito.



Grafia di Giuseppe Verdi. Grafia di un grande emotivo.



Grafia di Cavour. Grafia di un secondario.




Grafia di un primario.