sabato 22 giugno 2013

Si può distinguere la grafia di un malfattore da una persona integerrima?

Qualche lettore si domanderà se è possibile distinguere la grafia del malfattore dalla grafia della persona integerrima. La risposta è sì. Certo. Tuttavia il discorso è assai più complesso.

Effettivamente per distinguere un individuo come persona integerrima o meno bisogna partire dal presupposto di sapere cosa significa essere integerrimi e cosa significa non esserlo.
Il compito non è così semplice perché si finirebbe per catalogare gli individui in giusti e sbagliati...in buoni e cattivi, considerando solo alcuni tratti caratteriali e non altri. Sappiamo invece come l'essere umano sia un essere assai complesso dove la sua "parte di luce e la sua parte oscura" spesso si confondono. Specialmente nel momento del bisogno, nei momenti di forte stress o quando calano i freni inibitori, vengono evidenziati tutti i difetti.

Ad ogni modo il grafologo potrà verificare le caratteristiche rilevate nella grafia e fatte le sue considerazioni potrà dare un proprio parere -riguardo la tendenza o meno alla disonestà del soggetto- solamente se richiesto in maniera specifica.
Inoltre per la propria deontologia il grafologo non deve parlare con terze persone di una grafia analizzata. L'analisi della grafia così resta un segreto tra il grafologo e l'interessato.
Tuttavia in casi unici e specifici e dove richiesto, il grafologo potrà dare un proprio parere a terze persone. Questo parere sarà solo diretto alla domanda specifica e non entrerà in merito ad altri tratti caratteriali non attinenti al tema preposto.
Ad esempio se un datore di lavoro richiede di analizzare la grafia di un soggetto, per fini lavorativi, ed il soggetto ha dato il proprio consenso, il grafologo analizzata la grafia del soggetto dovrà rispondere solo alle domande richieste dal datore di lavoro.

Il grafologo, attraverso l'analisi della grafia, può notare la tendenza caratteriale del soggetto ma non potrà sapere, né quando, né come, né dove, il soggetto, potrà commettere o meno un atto illecito. Ciononostante il grafologo saprà con sicurezza che tale soggetto sarà più fragile verso alcune tentazioni rilevate attraverso l'analisi grafologica.
Per cui se un soggetto, per fare un esempio tra tanti, ha la tendenza al tradimento, nella grafia viene rilevato. Ma il grafologo non potrà dire se il soggetto ha mai tradito davvero. Il grafologo potrà sostenere che il soggetto avrà maggior facilità a tradire. Da questo punto di vista la libertà di come agire è sempre del soggetto stesso e la decisione finale dei propri atti spetta al singolo soggetto.