martedì 7 maggio 2013

Qual è la scrittura migliore da analizzare!?

Molti lettori si saranno domandati qual è la grafia migliore da essere analizzata per un Consulente Grafologo.
Innanzitutto si deve distinguere l'atto grafico dal gesto grafico. L'atto grafico è un atto volontario e cosciente nel voler imprimere alla propria grafia una certa chiarezza ed estetica "forzata". In tal senso questo tipo di grafia non corrisponde del tutto al carattere del soggetto ma è una sorta di contraffazione. Questo tipo di grafia lo possiamo vedere in alcuni documenti redatti da certi impiegati che scelgono una grafia uguale, estetica e chiara, oppure nei classici libri manoscritti antichi etc. Un primo ostacolo ad una buona analisi è dovuto perciò alla poca spontaneità della grafia presentata al grafologo. Il Consulente Grafologo ovviamente distingue una grafia spontanea -propria di un soggetto- da un'altra scritta come un atto coscienzioso e forzato.

Detto ciò la grafia migliore da essere analizzata è la grafia spontanea dello scrivente. Se poi si possiedono varie grafie, scritte in varie situazioni differenti, in varie epoche differenti, tutto di guadagnato. Se il Consulente Grafologo potrà verificare le varie grafie avrà di sicuro una mole di dati molto maggiore è di conseguenza l'analisi sarà più precisa e più ricca. Questo discorso è ancora più semplice da capire nel contesto della così detta grafologia dinamica. Infatti la grafologia dinamica studia la grafia nel suo mutare.

Finora si è sostenuto che sarebbe auspicabile avere più di una grafia dello stesso soggetto da analizzare, ma se ciò non fosse possibile, il Consulente Grafologo, svolgerà la propria analisi sul materiale che avrà a sua disposizione. Il più delle volte il Consulente Grafologo dovrà svolgere l'analisi su un solo documento scrittorio. L'analisi risulta comunque valida purché la grafia sia stata stesa in maniera spontanea e libera.